Casi Gruppo Sanititan
Malasanità Neonatale – chi la dura la vince, dopo 15 anni
Oggi vi vorremmo parlare di una nostra causa relativa ad una richiesta di risarcimento per malasanità neonatale, nata nel 2005. Un percorso decisamente lungo, ma che ci ha portati finalmente ad una risoluzione, dopo diversi anni.
IL CASO DI MALASANITÀ NEONATALE
L’incontro tra noi e la famiglia è avvenuto nel lontano 2005, il dramma per questa bellissima famiglia è purtroppo iniziato nel 2003. In breve andiamo a riassumere le vicissitudini subite dalla madre e dalla sua piccola figlia a causa degli errori sanitari commessi durante il parto e successivamente allo stesso.
GLI STEP IN SINTESI:
1) NASCITA 22/05/2003 = nell’Ospedale di riferimento nelle vicinanze della residenza della famiglia.
2) TRASFERIMENTO DEL 22/05/2003 = Presso un ospedale capoluogo di provincia fuori dalla sua regione.
3) TRASFERIMENTO DEL 23/09/2003 = Presso l’ospedale di riferimento della regione di residenza della famiglia.
4) TRASFERIMENTO DEL 27/09/2003 = OSPEDALE della Capitale.
Siamo nel Febbraio del 2005 quando la famiglia si rivolge alla nostra Società per aver ragione del danno procurato a seguito della nascita della loro piccola, a causa di una serie di errori commessi durante e dopo il parto. Gli errori commessi sono stati prevalentemente a livello ginecologico, nel corso dell’assistenza alla madre durante il parto e a livello di assistenza neonatale. Conseguenza di questi è errori è stato un grave danno psico-fisico, specificatamente un danno permanente che si aggira al 90/95% di invalidità permanente. Di fatto ci si presenta qualcosa di particolarmente grave.
Nonostante la solerzia della famiglia e nostra per procedere immediatamente contro chi aveva causato il danno, infatti già a fine 2005 abbiamo chiamato in giudizio i vari ospedali coinvolti, la macchina burocratica si è inceppata. Un problema che in Italia purtroppo si presenta in modo ordinario.
I molteplici tentativi di poter giungere ad un accordo per le vie brevi è stato disatteso, e l’atteggiamento sia del Tribunale, che del Giudice hanno avuto dell’inverosimile; infatti siamo stati più volte rimbalzati e i vari ITER giudiziali andavano molto a rilento.
Assieme alla famiglia abbiamo allora deciso che oltre alla battaglia legale contro gli ospedali dovevamo combattere un’altra battaglia: quella di resistenza con il Tribunale di riferimento. Ci preme sottolineare che in casi come questo cerchiamo sempre di non abbandonare la famiglia a se stessa, ma di darle oltre ad un aiuto pratico per supportare il danno subito, anche un sostegno psicologico forte, perché in qualche modo si diviene vittime due volte: una volta per l’accaduto, la seconda perché si può avere la sensazione che sia tutto un incubo senza via d’uscita. Un supporto morale, nei lunghi anni intercorsi tra l’inizio e la fine di questo processo, sono qualcosa che per noi non può mancare. La famiglia si è rivolta a noi principalmente per un supporto legale e medico, ma non possiamo trascurare quanto c’è di più umano da difendere, cioè il benessere emotivo delle vittime.
COME SI È CONCLUSO L’ITER PROCESSUALE
Non è stato facile arrivare alla fine, ma nell’Agosto 2020, dopo più di 15 anni siamo arrivati finalmente ad una sentenza favorevole che ha dato modo alla famiglia di avere un risarcimento equo in grado di adeguare la casa alle esigenze di una bambina portatrice di handicap, e poterle permettere un’assistenza adeguata e più consona alle sue esigenze.
I nostri toni non vogliono certo essere polemici, ma oggi non abbiamo più a che fare con una bambina di pochi mesi, ma con una donna che per 15 lunghi anni ha dovuto combattere per vedere essere soddisfatto un suo diritto per un errore lampante e macroscopico che le ha compromesso per sempre la sua esistenza.
Come diciamo sempre i soldi non potranno mai compensare le lesioni che ancora oggi influiscono pesantemente nella vita della nostra donna, ma “chi la dura la vince”. Tutto lo Staff della Gruppo Sanititan Srl è orgoglioso di aver avuto la possibilità di vivere questa esperienza insieme ad una fantastica famiglia.
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