Casi Gruppo Sanititan
Giusto o non giusto: quando fare causa per malasanità
Iniziando il 2021 vogliamo fare chiarezza su di un punto “spinoso” del nostro lavoro: quando fare causa per malasanità. Fermo restando che, intraprendere una causa per malasanità dovrà, necessariamente, essere connesso a problematiche estremamente gravi di errore medico sanitario è nostra premura accompagnare la vittima verso un processo solo in caso di constatazione di potenziale vittoria, per non causare inutilmente stress alla vittima o ai suoi famigliari.
QUANDO È GIUSTO FARE UNA CAUSA PER MALASANITÀ, SOPRATTUTTO È GIUSTO FARE CAUSA VERSO MEDICI E STRUTTURE SANITARIE?
Chiariamo subito; è giusto e corretto fare cause quando il danno causato è frutto di negligenza o gravi errori commessi in ambito medico ospedaliero. Non tutti i danni sono però classificabili, per la legge, allo stesso modo. Questa prima discriminante è importante, perché determina la possibilità di ottenere giustizia. Quindi veniamo al punto cruciale:
È SEMPRE GIUSTO FARE CAUSA PER AVER SUBITO UN DANNO?
Questo è l’annoso problema, infatti, la medicina legale deve poter stabilire con alta probabilità chi ha causato il danno e quale percentuale di danno permanente è stato procurato, in aggiunta c’è da sottolineare che l’indagine effettuata dai medici legali viene eseguita sui documenti medici cartacei. Nel nostro settore la locuzione “verba volant scripta manent” risulta assolutamente decisiva. Le dichiarazioni dei coinvolti sono utili alla ricostruzione della vicenda ma di poco valore nel Giudizio Civile.
Se nella nostra valutazione medico legale non rileviamo responsabilità o lesioni permanenti gravi il nostro consiglio sarà di non intraprendere questa strada.
QUINDI, COSA CI SERVE PER PROCEDERE?
Per procedere servono dunque dati certi e verificabili. Per darvi in modo lucido una percezione di quanti dei casi sottoposti alla nostra Società vengano portati avanti vi diamo qualche riferimento utile.
Necessariamente dobbiamo produrre dei dati certi che possono far capire meglio come opera la Gruppo Sanititan. Prendiamo ad esempio i dati relativi all’anno 2020:
- CASI SOTTOPOSTI: 249
- CASI VISIONATI: 203
- CASI ANCORA IN VALUTAZIONE: 46
Di questi:
- CASI NEGATIVI: 195
- CASI POSITIVI: 8
Per leggere correttamente i dati sopra riportati dobbiamo, a ragione dei fatti, elencare anche le scelte deontologiche della Società:
Non facciamo cause di carattere penale.
Non seguiamo problematiche di infortunistica, ci occupiamo di consulenza per casi di malasanità, specializzata nel neonatale, con conseguenti decessi o gravi invalidità permanenti.
In caso di richiesta, seguiamo la sottoindicata procedura:
- Valutazione preliminare dell’area Tecnica.
- Richiesta documentazione.
- Invio della documentazione alla Commissione Medica.
- In caso positivo, chiamare il potenziale cliente e fissare appuntamento in sede o presso il suo domicilio.
Come potrete intuire ogni richiesta prevede step ben definiti e determinati. In estrema sintesi abbiamo voluto indicarvi quello che riassume per noi il modus operandi corretto e che ha dato i suoi frutti negli anni, in quanto ci viene riconosciuta dalle controparti che coinvolgiamo in causa una alta professionalità e competenza. Professionisti che possono indicarci in modo preciso quante possibilità abbiamo di ottenere giustizia. Il risultato naturalmente non è tutto nostro, ma è l’effetto di tutto quanto sopra riportato, infatti negli anni ci siamo sempre più specializzati nel cercare medici e avvocati di alto profilo professionale, corretti e trasparenti nella comunicazione con la nostra Società.
Non ci sentiamo migliori o peggiori di altri, ma, le nostre scelte di politica aziendale, sono risultate nel tempo vincenti nel far ottenere giustizia alle vittime di malasanità.
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