Storie di Malasanità
Malasanità: utero perforato, ginecologo indagato per omicidio colposo
Il 17 maggio del 2021 Maria Grazia Di Domenico, giovane donna di 27 anni, è stata sottoposta ad una conizzazione dell’utero in day hospital presso la Casa di Cura Santa Famiglia di Roma ma appena dopo una settimana, per la giovane paziente, a causa dell’utero perforato durante l’operazione, è sopraggiunta la morte.
La conizzazione dell’utero, ossia la rimozione di una parte di tessuto in cui si verifica carcinoma, è un’operazione di tipo ginecologico che solitamente si svolge in day hospital. Maria Grazia, già dalle prime ore successive all’operazione, si era sentita male, accusando fortissimi dolori all’addome e vomito.
I medici, tra cui il ginecologo che l’aveva operata, decisero di tenerla in osservazione invece di farla rientrare a casa dopo un giorno come previsto per la procedura cui si era sottoposta, ma i dolori lamentati non furono presi sul serio dagli operatori sanitari: la ragazza lamentava malori che i medici decisero di curare con dei fermenti lattici, ignorando addirittura alcuni sintomi e negando ogni tipo di legame tra essi e possibili complicazioni derivate dall’operazione, dimettendo la paziente il giorno successivo.
Una volta a casa, a pochi giorni dal day surgery, le condizioni di salute di Maria Grazia si precipitarono e trasportata d’urgenza all’ospedale San Pietro di Roma, l’operazione di chiusura della perforazione riscontrata all’utero non è stata sufficiente per salvarla dalla setticemia.
L’accusa, per cui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio del medico di fiducia della casa di cura Santa Famiglia presso la quale la ragazza è stata operata, contesta il reato di omicidio colposo.
Il funzionamento del day surgery
Il day surgery, o “chirurgia di un giorno”, rappresenta la modalità clinico-organizzativa per effettuare interventi chirurgici o procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive, in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno, in anestesia generale, loco-regionale o locale. Ciò consente un precoce ritorno al proprio ambiente familiare, riducendo al minimo il disagio generato dall’ospedalizzazione.
Nell’ambito delle attività di day surgery, come indicato nell’accordo della Conferenza Stato-Regioni del 1°Agosto 2002 “Linee guida per le attività di day surgery”, il Servizio sanitario nazionale garantisce l’esecuzione programmata di interventi chirurgici o di procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi-invasive che, per complessità di esecuzione, durata, rischi di complicanze e condizioni del paziente, sono eseguibili in sicurezza nell’arco della giornata, senza necessità di una osservazione post-operatoria prolungata e, comunque, senza osservazione notturna. Sono garantite inoltre le prestazioni propedeutiche e successive all’intervento/procedura, oltre che l’assistenza medico-infermieristica e la sorveglianza infermieristica fino alla dimissione.
Questo tipo di ricovero non può avere carattere d’urgenza ed è destinato a pazienti selezionati che necessitano di interventi/procedure che richiedono l’utilizzo della sala operatoria.
Il percorso clinico-organizzativo in day surgery
Normalmente, un paziente candidato alla day surgery deve fare tre accessi in ospedale:
1° accesso in ospedale – Percorso pre-operatorio
In questa fase il paziente effettuerà gli esami preoperatori prescritti dallo specialista ospedaliero o dal medico di medicina generale.
Oltre agli esami pre-operatori, il paziente effettuerà la visita anestesiologica, sottoscriverà il consenso informato e gli saranno fornite, a voce o per iscritto, le istruzioni necessarie per prepararsi all’intervento.
La data dell’intervento sarà comunicata immediatamente o telefonicamente alcuni giorni prima dell’appuntamento.
2° accesso in ospedale – Intervento
Il paziente si presenterà a digiuno o nelle condizioni che gli saranno state indicate in precedenza. Sarà ricoverato in una stanza di degenza e attenderà il suo turno per l’intervento.
Solitamente un intervento di day surgery non ha una lunga durata ed è effettuato in mattinata, proprio perché il paziente possa trascorrere in ospedale il tempo necessario per un controllo post-operatorio adeguato. Nel pomeriggio o la sera, verrà disposta la dimissione previo nulla osta dell’anestesista.
Alla dimissione il paziente riceverà i farmaci da prendere al proprio domicilio, le prescrizioni di accertamenti diagnostici o dispositivi eventualmente necessari, una lettera con le informazioni relative all’intervento eseguito e comunque la documentazione sanitaria da consegnare al medico di medicina generale.
Nello stesso giorno verrà fissata anche la visita di controllo.
3° accesso in ospedale – Controllo
In questa fase il medico potrà procedere alla visita di controllo, alla rimozione dei punti e alle medicazioni.
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