Storie di Malasanità
Malasanità in Italia: un report della situazione. Crescono le infezioni
Ad inizio anno è sempre il momento di tirare le somme e oggi vorremmo analizzare con voi quelli che sono i dati relativi ai casi di Malasanità in Italia controllando le statistiche dell’anno appena concluso.
Un dato piuttosto importante è che le cifre relative ai risarcimenti hanno avuto un aumento del 33% dal 2012 ad oggi.
Un dato che attesta una nuova importante consapevolezza da parte degli Enti che si occupano di giustizia e risarcimenti.
Un altro dato che emerge e che attesta dati meno “positivi” è che ad essere aumentati a dismisura sono i casi collegati alle infezioni ospedaliere: in media più di 142mila euro per singola pratica e tempi di chiusura tra i più alti (3 anni).
Lo studio annuale sull’andamento della Medical Malpractice
La fonte di questo interessante studio è Marsh, leader globale nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi, che ha pubblicato il suo Report annuale sull’andamento della Medical Malpractice.
Lo studio prende in esame sia dal punto di vista quantitativo, che dal punto di vista qualitativo, l’andamento delle richieste di risarcimento connesse alla Responsabilità Civile verso Terzi/Prestatori d’opera dal 2005 al 2022 in Italia.
Lo studio ha coinvolto un campione di 84 aziende sanitarie in Italia. Nel 2022 il costo medio dei sinistri nel campione analizzato è stato di 130 mila euro, delineando un trend di crescita nei costi, aumentati del 33% in undici anni.
La ricerca attesta come salgano i sinistri nelle aziende ospedaliere di secondo livello (55 in media ogni anno, erano 31 nella scorsa edizione) e negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (47 in media, erano 32 nella scorsa edizione).
Frequenza e costi dei casi di Malasanità in Italia
Sul piano delle frequenze, a confermarsi una delle principali fonti di richiesta di risarcimento sono, come nelle scorse edizioni, gli errori chirurgici, con il 32% del totale dei sinistri nel campione d’analisi.
Seguono errori diagnostici, 22%, ed errori terapeutici, 10%, aumentati di quasi il 60% negli ultimi cinque anni. Sono dati che non ci fanno certamente sentire sereni e anche se da parte dei garanti si attesta una maggior attenzione in termini di diritto e tutela del malato ci sono ancora molti passi in avanti da fare.
In un contesto in cui la salute dovrebbe essere il bene più prezioso, la malasanità in Italia rappresenta un’ombra che oscura il quadro del sistema sanitario nazionale. Questo articolo ha gettato luce su una realtà spesso nascosta, evidenziando le sfide, le inefficienze e le sofferenze che molte persone affrontano quando cercano cure mediche.
Affrontare la malasanità richiede un impegno collettivo, una volontà di cambiamento e una visione lungimirante per riformare un sistema che dovrebbe essere sinonimo di sicurezza e assistenza. È tempo di superare gli ostacoli, di affrontare le criticità e di impegnarsi per garantire a ogni cittadino un accesso equo e dignitoso alle cure mediche.
Nel concludere questa riflessione, non possiamo dimenticare che la salute è un diritto fondamentale, non un privilegio. La lotta contro la malasanità è un’impresa che richiede la partecipazione attiva di tutti: istituzioni, operatori sanitari e cittadini.
Che questa analisi critica sia uno stimolo per un cambiamento positivo e duraturo, affinché la salute diventi davvero un bene accessibile a tutti, senza compromessi. La malasanità può essere sconfitta, ma solo attraverso un impegno condiviso verso un futuro in cui la cura è sinonimo di fiducia e il sistema sanitario è garanzia di benessere per tutti i cittadini.
Noi di Gruppo Sanititan siamo sempre a fianco dei più deboli nella difesa di questo diritto fondamentale.
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