Sentiamo spesso parlare di infezioni ospedaliere, da testate giornalistiche, piuttosto che dalle principali redazioni televisivi, ma scopriamo insieme di cosa si tratta esattamente e quando è possibile chiedere a nostra tutela d’essere risarciti.
Cosa intendiamo quando parliamo di infezioni ospedaliere e di risarcimento dei danni sanitari?
Il Ministero della Salute ci da un dato molto preoccupante relativamente a questa tematica, stima infatti che sono circa 320.000 i morti ogni anno a causa di errori medici in Italia. Molti dei quali derivano proprio da infezioni ospedaliere. Le persone decedute per questo tipo di casi sono pazienti che potevano essere salvati.
Il 70% di questi casi dipende, infatti, da errori organizzativi o carenze strutturali, solo (si fa per dire) il 30% è causato da fattori umani o errori di tipo professionale.
Le infezioni nosocomiali.
Circa 500.000 pazienti ricoverati ogni anno in ospedale contraggono delle infezione, circa il 5% di questi decede in seguito a queste ultime.
Infezioni ospedaliere
Le infezioni ospedaliere derivano dalla presenza di microrganismi patogeni in ambiente nosocomiale. Si verificano in seguito al ricovero ospedaliero e alla degenza. Raramente si manifestano dopo le dimissioni. I fattori di rischio sono diversi, tra questi c’è certamente l’età, la presenza di altre infezioni o patologie al momento del ricovero, la malnutrizione, la presenza di eventuali traumi in concomitanza, il trapianto di organi.
Le procedure risarcitorie dei danni derivanti da infezioni nosocomiali sono sovente molto veloci, per questo chi ne rimane vittima dovrebbe avvalersi di personale professionale e specializzato a loro tutela.