Storie di Malasanità
La morte di una giovane donna in seguito ad una epistassi nasale sottovalutata
Era iniziata come una semplice epistassi nasale, ma dopo una prima dimissione la donna ha subito un fatale infarto, lasciando dietro di sé amici e familiari sconvolti. La procura di Napoli ha disposto l’autopsia sul corpo di Angela Brandi, una 24enne che è deceduta il 24 gennaio scorso presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.
Le accuse
Il pm ha iscritto alcuni sanitari del nosocomio nel registro degli indagati, in vista degli accertamenti autoptici che si terranno nei prossimi giorni. L’avvocato della famiglia della vittima, ha dichiarato che ci saranno dei consulenti delegati a partecipare all’autopsia e che verranno forniti i risultati una volta completate le operazioni.
I carabinieri di Pozzuoli hanno ascoltato sanitari, familiari e testimoni per ricostruire la vicenda e la cartella clinica della giovane è stata già messa a disposizione degli inquirenti.
La versione dell’ospedale
La direzione generale dell’ospedale ha fornito la propria versione dell’accaduto: la 24enne era stata visitata e dimessa dall’otorinolaringoiatra per una epistassi nasale causata da una varice, ma poche ore dopo è stata colta da malore e ha subito un arresto cardiaco quando è tornata in pronto soccorso. La direzione generale ha espresso cordoglio ai familiari e ha annunciato l’avvio di una indagine interna.
Questa tragica morte richiede un’indagine approfondita per determinare cosa sia successo e se ci siano stati eventuali errori sanitari che abbiano contribuito alla perdita prematura di una vita giovane e promettente. La famiglia e i familiari degli altri pazienti che si affidano alle cure sanitarie hanno il diritto di sapere che verranno trattati con la massima cura e competenza possibile, e questa indagine aiuterà a chiarire queste preoccupazioni e a garantire il giusto svolgimento dell’iter giudiziale.
Il ruolo della responsabilità sanitaria
La responsabilità sanitaria e la qualità delle cure ricevute sono strettamente correlate. La responsabilità sanitaria si riferisce all’obbligo del personale sanitario di fornire cure appropriate e sicure ai pazienti, mentre la qualità delle cure ricevute si riferisce alla misura in cui le cure sono effettivamente appropriate e sicure. La responsabilità sanitaria garantisce che il personale sanitario sia responsabile per le cure che forniscono e che i pazienti abbiano il diritto di chiedere risarcimento per eventuali danni subiti a causa di cure inappropriate o negligenza. Al contempo, la qualità delle cure ricevute è fondamentale per garantire che i pazienti ricevano le cure di cui hanno bisogno per la loro salute e benessere. Una combinazione di responsabilità sanitaria e di alti standard di qualità delle cure può aiutare a garantire che i pazienti ricevano le cure migliori e più sicure possibili.
Le cure ricevute possono essere considerate appropriate se soddisfano alcune importanti misure, tra cui:
- Appropriatezza clinica: le cure devono essere basate su linee guida accettate dalla comunità medica e sulla valutazione individuale del paziente.
- Sicurezza: le cure devono essere effettuate in modo sicuro e devono minimizzare il rischio di danni o complicazioni per il paziente.
- Efficacia: le cure devono essere efficaci nel trattare la condizione del paziente e nell’aiutare il paziente a raggiungere gli obiettivi terapeutici.
- Accessibilità: le cure devono essere accessibili e disponibili per tutti i pazienti che ne hanno bisogno, indipendentemente dalle loro condizioni finanziarie o demografiche.
- Appropriatezza economica: le cure devono essere ragionevoli e adeguate rispetto al costo, tenendo conto dei risultati attesi e dell’impatto sulla qualità della vita del paziente.
Queste misure possono variare a seconda della natura della condizione del paziente e delle preferenze personali, ma devono essere basate su evidenze accettate dalla comunità medica e sulle esigenze individuali del paziente.
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