Storie di Malasanità
Malasanità – Muore dopo le dimissioni dal pronto soccorso
Un nuovo caso di malasanità, la vittima è Flavio Gatto, 62 anni, di Spinea (Venezia), la mattina di domenica 17 ottobre, mentre era in vacanza con la famiglia si è recato all’ospedale di Feltre per un dolore al petto: al pomeriggio è stato dimesso ed è morto. Si è trattato di un errore medico?
Un dolore al torace sottovalutato
L’uomo avrebbe cominciato a sentirsi male quando ha iniziato a percepire un acuto dolore toracico, durante la mattinata di domenica 17 ottobre. All’aumentare del malessere, diventato un misto di mal di stomaco e dolori al petto, il signor Gatto si sarebbe recato nel più vicino ospedale e sarebbe stato visitato.
Al paziente sarebbe stata effettuata una classica visita di routine ma non sarebbero stati svolti esami più approfonditi quali potrebbero esser stati la tac o la radiografia, quindi nessun esame strumentale.
A distanza di cinque ore dall’accesso nel nosocomio, mentre stava per essere dimesso, il pensionato si sarebbe accasciato a terra in sala osservazione breve. A stroncarlo, secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stata una lacerazione dell’aorta, ma in tal senso si attendono i riscontri dell’autopsia, disposta dal sostituto procuratore titolare del fascicolo.
Le indagini sono partite in seguito all’esposto presentato dai familiari della vittima, i quali chiedono che venga fatta chiarezza sull’accaduto, con particolare riferimento a eventuali responsabilità sanitarie.
In vista degli accertamenti peritali sono stati iscritti nel registro degli indagati i nomi degli operatori che hanno avuto in carico il paziente durante la sua permanenza in Pronto soccorso.
Il caso con precedenti
La famiglia ha presentato un esposto alla Procura, chiedendo che venga fatta chiarezza su eventuali responsabilità dei medici di Feltre che hanno visitato il caro deceduto. Il sostituto procuratore di turno ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e contiene già degli indagati: i sanitari che hanno avuto in carico l’uomo in quelle ore. Un arco di tempo in cui c’è stato anche il cambio di turno con passaggio di consegne. Venerdì il medico legale incaricato dalla Procura, effettuerà l’autopsia. Non si sa, al momento, se i sanitari indagati, vorranno partecipare con un proprio medico legale.
La notizia della nuova inchiesta che vede al centro i medici del pronto soccorso, arriva solo qualche giorno dopo il rinvio a giudizio di sanitari del Santa Maria del Prato per la morte di Giuliano Bolzan, ex responsabile della delegazione Aci di Feltre, deceduto nel maggio del 2020. Un caso che sembra fotocopia: anche allora non venne effettuata una tac e l’uomo morì per dissezione dell’aorta.
Mortalità nei pronto soccorso in Italia
Riguardo la questione relativa al sovraffollamento dei pronto soccorso italiani e alla mortalità nei reparti di emergenza ospedaliera, Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu, Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza, commenta:
“L’aumento della mortalità in pronto soccorso negli ultimi 10 anni è un fenomeno multifattoriale. Attualmente, rispetto agli anni passati, è più frequente che pazienti con patologie croniche gravi non curabili siano trasportati in pronto soccorso in fase di peggioramento, invece di essere seguiti a domicilio; si tratta di un problema culturale, prima ancora che organizzativo”.
In Italia non disponiamo di dati certi sul rapporto causa-effetto tra la permanenza in pronto soccorso e l’aumento di mortalità; in molti casi i decessi si verificano in pronto soccorso semplicemente perché i pazienti sono in pronto soccorso e non in un reparto di degenza, ma la causa della morte sta nella gravità della compromissione funzionale, non nella sede di collocazione.
Secondo questi dati sembrerebbe quindi che in Italia il tasso di mortalità in pronto soccorso sia dovuto alla situazione stessa dei pronto soccorso italiani spesso in sovraffollamento, dovuto all’impossibilità di ricoverare i pazienti nei reparti di destinazione, piuttosto che a errori o mancanze da parte del corpo medico sanitario.
Comments are closed