Storie di Malasanità
Malasanità neonatale: aperto un nuovo caso
Una bambina di appena dieci ore di vita è deceduta all’ospedale Garibaldi di Nesima, a Catania. Il padre della neonata si è recato presso gli uffici della questura di Catania, denunciando quello che considera un caso di malasanità neonatale.
Secondo quanto riferito nella denuncia, fin dal momento della nascita, avvenuta alle 8:48 del 14 novembre, la neonata era apparsa “ipotonica e asfittica“, un segno che aveva subito destato preoccupazione nei genitori. Il personale sanitario aveva quindi disposto il trasferimento della neonata al reparto di Terapia Intensiva Neonatale.Nel reparto, alcune ore dopo, le condizioni della bambina si sarebbero aggravate mentre i genitori erano presenti al suo capezzale. Intorno alle 18:30, la neonata è stata dichiarata deceduta.
L’incidente ha subito allertato le forze dell’ordine, che sono intervenute tempestivamente con diverse pattuglie della polizia di Stato. In serata, il padre della bimba, accompagnato dal suo avvocato, ha sporto denuncia all’Ufficio Generale Prevenzione Soccorso Pubblico.
La Procura di Catania è stata informata dell’accaduto e ha avviato un’inchiesta. L’ospedale Garibaldi ha fatto sapere di aver aperto un’indagine interna per fare luce sulla vicenda e verificare il corretto svolgimento delle procedure. Il corpo della bambina è attualmente custodito nell’obitorio dell’ospedale. Nel frattempo, la madre della neonata è stata ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
Malasanità neonatale: cosa s’intende e come riconoscerla
La malasanità neonatale si riferisce a situazioni in cui il neonato subisce danni a causa di errori medici, negligenze o mancanze nei trattamenti sanitari ricevuti. Questi errori possono verificarsi durante il parto, nell’assistenza post-parto o nei trattamenti intensivi neonatali.
In particolare, la malasanità neonatale può manifestarsi in vari modi:
- Errori durante il parto: traumi fisici causati da una gestione non adeguata del parto, come l’uso scorretto di strumenti o una gestione inefficace delle complicazioni del travaglio, possono causare danni al neonato, come fratture, lesioni cerebrali o danni ai nervi.
- Asfissia neonatale: una delle forme più gravi di malasanità neonatale è l’asfissia durante o dopo il parto, che può essere causata da un insufficiente apporto di ossigeno al bambino. Questa condizione può portare a danni cerebrali permanenti, se non trattata tempestivamente e correttamente.
- Ipotonia e ipossia: la neonata descritta nel caso, che appariva “ipotonica e asfittica”, presenta segni di una condizione medica che potrebbe essere causata da carenze nell’assistenza neonatale. L’ipotonia è una condizione di tono muscolare ridotto, mentre l’asfissia (mancanza di ossigeno) può verificarsi quando il neonato non riceve abbastanza ossigeno per sopravvivere e svilupparsi normalmente.
- Inadeguatezza nella Terapia Intensiva Neonatale: in alcuni casi, la malasanità neonatale può verificarsi nel trattamento intensivo del neonato, dove una gestione inadeguata delle risorse o dei protocolli di trattamento può portare a un aggravarsi delle condizioni del bambino.
Come tutelarsi e ottenere giustizia
In caso di malasanità neonatale, è fondamentale raccogliere e conservare tutta la documentazione medica (cartelle cliniche, referti, risultati di esami) che possa comprovare l’errore o la negligenza. Inoltre, è consigliabile rivolgersi a professionisti specializzati, come Gruppo Sanititan, per ottenere una valutazione approfondita del caso.
In Italia, i genitori di neonati che ritengono di essere vittime di malasanità hanno diritto a chiedere un risarcimento per i danni subiti dal bambino. Questo può comprendere danni fisici, psicologici e patrimoniali derivanti dall’incapacità del bambino di condurre una vita sana e attiva. Un’azione legale può anche essere intrapresa per accertare la responsabilità dell’ospedale o dei medici coinvolti.
Il caso della neonata deceduta all’ospedale Garibaldi di Catania evidenzia l’importanza di una rapida risposta alle preoccupazioni dei genitori e una rigorosa verifica delle procedure seguite dal personale sanitario. Il risarcimento, però, non è solo una questione economica, ma anche una forma di giustizia per i danni fisici e psicologici subiti dalla vittima e dalla famiglia.
Comments are closed